POESIE

giovedì 29 marzo 2012


Al Telefono

 Nino Ferrer



ADRIANA E' SICILIANA
E SUA CUGINA
E' PIUTTOSTO CARINA
MA SUA SORELLA
FA LA SENTINELLA
E SE MI PESCA
MI TIRA UNA PADELLA
CATERINA SA DI NAFTALINA
ANNAMARIA STUDIA ZOOLOGIA
ELISABETTA HA UNA BARBETTA
E STA FACENDO
UN GIRO IN BICICLETTA
A CHI POTREI TELEFONARE
PER TROVARE UN PO' DI COMPAGNIA
A CHI POTREI TELEFONARE
PER TROVARE UN PO' DI COMPAGNIA
ANTONELLA E' MOLTO BELLA
PIU' DI MARISA
MA NON COME MARCELLA
MARGHERITA FA LA MALAVITA
SANDRA E SOFIA
STANNO IN PERIFERIA
MARIALUISA E' ANDATA A PISA
MARIATERESA E' ANDATA A STRESA
MARIAROSA E' RIMASTA A CASA
MA E' PROPRIO BRUTTA
E SEMBRA UNA MEDUSA
A CHI POTREI TELEFONARE
PER TROVARE UN PO' DI COMPAGNIA
A CHI POTREI TELEFONARE
PER TROVARE UN PO' DI COMPAGNIA
STASERA E' LA MIA FESTA
E QUESTA MALEDETTA LISTA
NON MI BASTA
DAI SU CHIAMATEMI UN PO' VOI
RAGAZZE AL DUE DUE CINQUE QUATTRO SEI
DU DUDUDUDUDUDUDUDUDUDU
.
.....

Il Cigno e il caprifoglio



Ma resto qui in silenzio
fra una madreselva e un'inquietudine
ad ascoltare il menestrello allegro
suonare l'arpa gentile

Me ne sto qui nascosta
fra un rivo d'acqua sorgiva e un'apparenza
ad osservare il figlio del cigno 
mutare 


Me ne andrò forse 
sicuramente danzando sulle sue note
stringendo al seno le piume cadute
raccolte 
tra le bacche del caprifoglio







martedì 27 marzo 2012


Bill Coyle












Regret

How to explain?

The wind sighs in the trees,

leafing through memories

of last night's rain.


Rammarico


Come spiegare?


Il vento sospira tra gli alberi,

sfogliando i ricordi

di pioggia di ieri sera.


venerdì 23 marzo 2012

Se la poesia non viene naturalmente come le foglie vengono ad un albero, è meglio che non venga per niente.John Keats



Anche quando la poesia ha un significato, com'è di solito il caso, potrebbe essere sconsigliabile approfondirlo.

Alfred Edward Housman






Risultati immagini per blaga dimitrova





ERBA

Nessuna paura
che mi calpestino.
Calpestata, l'erba
diventa un sentiero.











mercoledì 21 marzo 2012

La vita umana non è altro che un gioco della follia








Follia


follia






temuta follia


da chi


-anima folle-


teme la follia






Non dissennata

dei giovani incoscienti


né scellerata

di forsennati amanti


ma dell'impossibile





D'amore e rughe al ventre


da far tremar le gambe


senza ragione apparente


davanti al sogno


che la sconfitta ipotizza


ma con caparbietà segue

la gaia stoltezza






Con mano possente


ti spinge


ti prende


il colore trasmuta


la distanza permuta


la conquista incoraggia






Natura folle


nelle sembianze molli


di creature follemente umane


sorriso senza denti


carezze tremanti


coinvolgenti sguardi persi

in orizzonti diversi


tra mani dove l'oggi


si confonde


dove il cuore


senza far rumore


si apre all'anima leggero


d'istinto s'incanta


e scioglie in

gioco la follia









-La vita umana-






Anche di te


che non ti pensi folle


solo perché


nello specchio contraffatto


da falsi parametri di luce


temi l'oltraggio


e non hai il coraggio


di spiccare il salto


pensando così


d'esser più saggio














*** Il titolo è un furto dall'elogio alla follia di Erasmo da Rotterdam.

Giornata mondiale della poesia




 Giornata Mondiale della Poesia è stata istituita dalla XXX Sessione della Conferenza Generale UNESCO nel 1999 e celebrata per la prima volta il 21 marzo seguente. La data, che segna anche il primo giorno di primavera, riconosce all’espressione poetica un ruolo privilegiato nella promozione del dialogo e della comprensione interculturali, della diversità linguistica e culturale, della comunicazione e della pace.
L’UNESCO negli anni ha voluto dedicare la giornata all’incontro tra le diverse forme della creatività, affrontando le sfide che la comunicazione e la cultura attraversano in questi anni. Tra le diverse forme di espressione, infatti, ogni società umana guarda all’antichissimo statuto dell’arte poetica come ad un luogo fondante della memoria, base    di tutte le altre forme della creatività letteraria ed artistica.
(Rainews)











Googhy

Questa è Googhy, il cane della mia amica Bruna.






... mentre guarda i cartoni animati di Bear nella grande casa blu

... mentre legge una circolare del Ministero

... mentre ne approfondisce i contenuti!

martedì 20 marzo 2012

storie del sud





ascolto le storie del sud


lì  riconosco il segno del destino
-fra le zolle e le stelle-
di una notte di bambino

ne raccolgo le semine in ore liete
le raduno in piccole cime
ne faccio covoni per l'inverno
saranno utili i fusti gracili
per trattenere

"Non ho voglia di tuffarmi in un gomitolo di strade"


















Non ho voglia di tuffarmi


in un gomitolo di strade






Ho tanta stanchezza


sulle spalle






Lasciatemi cosi


come una cosa posata


in un angolo


e dimenticata






Qui non si sente altro


che il caldo buono






Sto con le quattro capriole


di fumo del focolare

venerdì 16 marzo 2012

Io non mi sento italiano



Io G. G. sono nato e vivo a Milano. 
Io non mi sento italiano 
ma per fortuna o purtroppo lo sono. 

Mi scusi Presidente 
non è per colpa mia 
ma questa nostra Patria 
non so che cosa sia. 
Può darsi che mi sbagli 
che sia una bella idea 
ma temo che diventi 
una brutta poesia. 
Mi scusi Presidente 
non sento un gran bisogno 
dell'inno nazionale 
di cui un po' mi vergogno. 
In quanto ai calciatori 
non voglio giudicare 
i nostri non lo sanno 
o hanno più pudore. 

Io non mi sento italiano 
ma per fortuna o purtroppo lo sono. 

Mi scusi Presidente 
se arrivo all'impudenza 
di dire che non sento 
alcuna appartenenza. 
E tranne Garibaldi 
e altri eroi gloriosi 
non vedo alcun motivo 
per essere orgogliosi. 
Mi scusi Presidente 
ma ho in mente il fanatismo 
delle camicie nere 
al tempo del fascismo. 
Da cui un bel giorno nacque 
questa democrazia 
che a farle i complimenti 
ci vuole fantasia. 

Io non mi sento italiano 
ma per fortuna o purtroppo lo sono. 

Questo bel Paese 
pieno di poesia 
ha tante pretese 
ma nel nostro mondo occidentale 
è la periferia. 

Mi scusi Presidente 
ma questo nostro Stato 
che voi rappresentate 
mi sembra un po' sfasciato. 
E' anche troppo chiaro 
agli occhi della gente 
che tutto è calcolato 
e non funziona niente. 
Sarà che gli italiani 
per lunga tradizione 
son troppo appassionati 
di ogni discussione. 
Persino in parlamento 
c'è un'aria incandescente 
si scannano su tutto 
e poi non cambia niente. 

Io non mi sento italiano 
ma per fortuna o purtroppo lo sono. 

Mi scusi Presidente 
dovete convenire 
che i limiti che abbiamo 
ce li dobbiamo dire. 
Ma a parte il disfattismo 
noi siamo quel che siamo 
e abbiamo anche un passato 
che non dimentichiamo. 
Mi scusi Presidente 
ma forse noi italiani 
per gli altri siamo solo 
spaghetti e mandolini. 
Allora qui mi incazzo 
son fiero e me ne vanto 
gli sbatto sulla faccia 
cos'è il Rinascimento. 

Io non mi sento italiano 
ma per fortuna o purtroppo lo sono. 

Questo bel Paese 
forse è poco saggio 
ha le idee confuse 
ma se fossi nato in altri luoghi 
poteva andarmi peggio. 

Mi scusi Presidente 
ormai ne ho dette tante 
c'è un'altra osservazione 
che credo sia importante. 
Rispetto agli stranieri 
noi ci crediamo meno 
ma forse abbiam capito 
che il mondo è un teatrino. 
Mi scusi Presidente 
lo so che non gioite 
se il grido "Italia, Italia" 
c'è solo alle partite. 
Ma un po' per non morire 
o forse un po' per celia 
abbiam fatto l'Europa 
facciamo anche l'Italia. 

Io non mi sento italiano 
ma per fortuna o purtroppo lo sono. 

Io non mi sento italiano 
ma per fortuna o purtroppo 
per fortuna o purtroppo 
per fortuna 
per fortuna lo sono.

Altri testi su: http://angolotesti.leonardo.it/

giovedì 15 marzo 2012

anche stanotte c'è nebbia sul mare



A Gilberto e a Edmea Lina
... i miei nonni



Cervia - Borgo Marina

Senti?… 
con flebile voce che rompe il respiro
lontano è il suono del corno.

C’è nebbia sul mare

Aspetti il ritorno dell’uomo
dalla pelle segnata dal sale
mentre scosso è il tuo cuore
 mare che è pane
che è amore
che a volte
è solo dolore

Le pareti di fumo
colorano la calda fiamma
che  tremula danza 
oscure ombre di cera
irreale

L’odore acre del pesce nel Borgo Marina
miseria che profuma di spigo
impregna le umide notti

Il rumore del mare sciaborda le chiglie

e le risa dei giochi infantili 
strappati alle carezze preziose

Il corno suona di nuovo, anche stanotte c’è nebbia sul mare…




d'amor maturo e d'altre cose




Hai visto come sono sottili i giorni adesso?

Immagini sbiadite

sfocate nei contorni

filtrano dai ricordi ormai chetati

s'affacciano talvolta

non voluti

negli attimi improbabili del sonno

figure strane che aprono sipari trascurati

d' improbabili teatri dove

buttato il canovaccio

si recita a braccio 

il de profundis dell'amor sognato


non esiste l'amore perfetto ma solo un insieme di tante perfezioni nascoste tra altrettante, imperfezioni.






























mercoledì 14 marzo 2012

Marzo




E' il profumo verde del vento
sottomesso alla quiete
che si adagia sulla terra
all'albeggiare dei canti sui rami del pino 
vestito di ali

Ne respiro l'incanto
mentre l'anima si sveste
e solidale germoglia


stregata


riprendo a volare lasciando cadere
immagini e parole

















lunedì 12 marzo 2012

il bacio



Il bacio appena sognato

in una notte di tradimenti,
dove tutti consumano amplessi
che non hanno profumo,
il tuo bacio febbricitante,
il candore delle tue labbra,
somiglia alla mia porta
che non riesco ad aprire.

Il bacio è come una vela,
fa fuggire lontano gli amanti,
un amore che non ti gela
che ti dà mille duemila istanti.
Ho cercato di ricordare
che potevi tornare indietro,
ma ahimè il tuo bacio
è diventato simile a un vetro.

Io come un animale
mi rifugio nel bosco
per non lasciare ovunque
il mio candido pelo.
Il pelo della mia anima
è così bianco e così delicato
che persino un coniglio ne trema.
Tu mi domandi quanti amanti ho avuto
e come mi hanno scoperto.

Io ti dico che ognuno scopre la luce
e ognuno sente la sua paura,
ma la mia parte più pura è stata il bacio.
Io tornerei sui monti d’Abruzzo,
dove non sono mai stata.

Ma se mi domandano
dove traggono origine i miei versi,
io rispondo:
mi basta un’immersione nell’anima
e vedo l’universo.
Tutti mi guardano con occhi spietati,
non conoscono i nomi delle mie scritte sui muri
e non sanno che sono firme degli angeli
per celebrare le lacrime che ho versato per te.

venerdì 9 marzo 2012

israel kamakawiwo

...la sua voce, la sua musica e queste sue parole, hanno la capacità di incoraggiare il mio sorriso.



 Oggi che è un giorno speciale me/ve... la voglio regalare!

la raccoglitrice di fiori





di lampi maculati gli occhi
senz' ira che mi tocchi
rabbocchi
miele e fiele

il tempo che si appresta
l'aria molesta della mosca
che impedisce il mio sognare
il sogno stesso che non riesco a ricordare

il crepitare della legna quando arde
e la caluvia che s'impenna e ondeggia
e danza senza sosta uscendo dal camino

sei lo stoppino
e il fumo odoroso della fiammella accesa
che lenta si consuma nell'attesa

e sei l'attesa
che mi rinnova il giorno

così è che mi perdo
tra le rughe di un tempo 
senza tempo
raccogliendo fiori





giovedì 8 marzo 2012

Siamo il ventre ubriaco dell'amore divino








Siamo l'anima universale in un perimetro 


di mille spazi senza luogo


sole e compagne della stessa solitudine


ventre ubriaco dell'amore di dio


-se dio c'è-


ne facciamo parto d'esistenza


prescelte non per sorte


progettate per amare


quando l'amare 


profuma di panni stesi al sole




Femmina


è la passione


come la devozione


la rassegnazione


come l'intelligenza e la stupidità






Noi siamo ventre sacro dell'umanità


per quella lente ci misuri il mondo






Insieme siamo la coscienza dell'unione


siamo protese per la stessa pelle senza alcun colore


materna- mente 


aperta a tramandare


siamo pensieri senza staticità






-non ci rimane che diventare adulte-






smettendo di credere d'essere 


solo figlie della paternità

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W. Shakespeare SONNET116

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Non sia mai ch'io ponga impedimenti all'unione di anime fedeli; Amore non è Amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro s'allontana. Oh no! Amore è un faro sempre fisso che sovrasta la tempesta e non vacilla mai; è la stella-guida di ogni sperduta barca, il cui valore è sconosciuto, benché nota la distanza. Amore non è soggetto al Tempo, pur se rosee labbra e gote dovran cadere sotto la sua curva lama; Amore non muta in poche ore o settimane, ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio: se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato. W. Shakespeare

J.W. GOETHE

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Si dovrebbe, almeno ogni giorno, ascoltare qualche canzone, leggere una bella poesia, vedere un bel quadro, e, se possibile, dire qualche parola ragionevole. Johann Wolfgang Goethe

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