POESIE

martedì 23 ottobre 2012

Ma quante belle figlie Madamadorè


Da sempre alla ricerca
dell'emozionale
che esuli dall'ovvio
e dal banale

Un don Chisciotte de la Mancha
o un Sancho senza pancia
oltre non mi spingo
perché mi viene bene
di rimar con Gringo

Green go
nel prato verde
dove crescono speranze
che si chiamano incoerenze

Sdraiata è la mia stella fra le
bianche margherite
petalo che m'ama
corolla che non m'ama
se non funziona sfoglierò l'Ortensia
o forse è meglio la Genziana?

Oscillando come il pendolo
dell'ipnotizzatore
ascoltando il flauto
dell'incantatore
ruberà il veleno del mio miele?
renderà il mio sangue amaro come fiele?

O sarà soltanto
un'altra torre di Babele?

Ma quante belle figlie Madamadorè...
me ne regali una?!

Di cuore in cuore
facendo la conta
aspettiamo che
a uscire tocchi a te

E nel frattempo sospiri
sospirando
occhieggi
occhieggiando
inizia corteggiando
quello che piace a me

Fosse così l'amare
un semplice roteare
di gonne da pavone
di sguardi tra le persiane
spiando i movimenti
tremando se mi sfiori
o se mi guardi un po'

Nascente inaspettato
fra un gioco di parole
batti e ribatti là
dove il dente duole
e ti ritrovi senza più speranza
non ne farai più senza
è la realtà che cambia
e tutto ciò che sembra
è

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