POESIE
lunedì 17 novembre 2014
smemorata e trionfante
Il tempo
sagace
aguzzino
non conosce
che se' stesso
non ha necessita'
di giorni o mesi
Sbiadisce la memoria
e la confonde in
infinita' apparente
Sana in realta'
ed e' amico
Lima con lena
le crude punte
delle domande abortite
apre lo sguardo
sugli orizzonti scuri
di svanite ragnatele
senza prede
e senza predatore
- genesi del dolore -
gaudente
in questa pace
mi faccio spettatrice
della morte di ogni ricordo
trionfante e smemorata:
dalle parole al nome
... capita di dare valore a persone che nulla hanno da meritare se non il nostro silenzio. Costruiamo fantasmi a nostra immagine, ne facciamo volti noti, ne costruiamo il valore secondo il nostro pensiero. Li poggiamo su piedistalli d'argilla e li idolatriamo come divinita', quando in realta' sono solo proiezioni emotive, ologrammi della nostra fallace fantasia . Tocchiamo il fondo del nostro bisogno di comprensione e ne plasmiamo i contorni, in un contorto gioco mentale. Finche', cosi' come sono arrivati, se ne vanno; sgombrano il campo, liberano il territorio lasciando a terra polvere, niente altro che polvere. Se si ha fortuna, tutto questo accade prima che quella polvere ci offuschi di nuovo la vista, ci blocchi il respiro, ci renda a nostra volta ologrammi della nostra fantasia. Usciti da quelle spire si apre un mondo nuovo, fatto di rispetto per noi stessi e di infinita voglia di vivere e tutto, ma proprio tutto, torna ad essere luce. NAMASTE'
sabato 15 novembre 2014
naturalmente mutevole
il fitto delle foglie
dove la luce si nasconde
e se fossi io
quella natura
così certa
nel mutevole
dei rossi
fra i gialli o i bruni
se almeno
potessi
scivolare
come loro
col moto cedevole
del vento
o della caduta
e con tremule dita
potessi
io
inutile fra gli inutili
sfiorare quella luce
e farne porto
per le mie incertezze
farne respiro verde
che solleva il petto
non sarei pietra
immobile
nell'incavo della terra
né alveo di torrente
in piena perenne
domenica 2 novembre 2014
Ci sono comete
Liscia di coltello
è la pietra
Rotonda
che esorta al riposo
al fante dai passi spenti
a chi viaggia coi venti
a chi striscia gelando
tra gli stenti
tra gli stenti
Io voglio
melodia nell'aria notturna
di Novembre
Tutto è conosciuto
Ci sono comete
con la coda
come artigli
che spargeranno
polveri incandescenti
sugli occhi d'agosto
Ci sono comete
con la coda
come artigli
che spargeranno
polveri incandescenti
sugli occhi d'agosto
Intanto
si leveranno al cielo
i campanili del tempo
ma solo
poco prima
che tutti
gli astri
saranno spenti
i campanili del tempo
ma solo
poco prima
che tutti
gli astri
saranno spenti
Bellezza
C'è una bellezza nelle cose
e tra di esse
che mi sfugge
Una vastità di bellezza
impronunciata
che attanaglia inconsapevole
e mi muore
nel pianto soffocato
giù
giù
nello sprofondo della gola
C'è una dolcezza
che non vuole uscire
che si trattiene
come se farmi felice
C'è una dolcezza
che non vuole uscire
che si trattiene
come se farmi felice
per un istante
mi facesse nell'eterno
poi soffrire
E si sta così
nel vago impedimento
dove sì è qualcosa
e non si è nessuno
mi facesse nell'eterno
poi soffrire
E si sta così
nel vago impedimento
dove sì è qualcosa
e non si è nessuno
e si aspetta
l'inverno nuovo
il ghiaccio sulle ciglia
l'inverno nuovo
il ghiaccio sulle ciglia
la nuova ruga
e di veder chi ami
andare via
Lauto pasto per gli uccelli neri
d'un insetto
per oltrepassare i recinti
dei giardini proibiti
dei giardini proibiti
non ascoltare
la tenerezza
delle cose
delle cose
e che il gelo
ricacci il germoglio
dentro al seme
disperdendo nelle terra fredda
ogni armonia
dimenticare Yepes
dalle dieci corde
dalle dieci corde
e nel traslucido
socchiuso
sbriciolare la memoria
copioso pasto
per gli uccelli neri
copioso pasto
per gli uccelli neri
Broken dreams
Punge il lungo stelo
al papavero sventato
l'odore del ginepro
fra i lecci
arrampicati
sul crinale
Da dietro le persiane
si vedono ombre
andare via
tra polvere di strade
sferzate
dal maestrale
hanno sguardi impauriti
come sogni
appesi
controvento
e contro vento
è difficile
guardare
Forse mi dovrei fidare
al teatro della luna
si recita
a soggetto
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