POESIE

lunedì 17 novembre 2014

smemorata e trionfante






 Il tempo
sagace
aguzzino
non conosce
che se' stesso
non ha necessita'
di giorni o mesi

Sbiadisce la memoria
e la confonde in
infinita' apparente

Sana in realta'
ed e' amico

Lima con lena
le crude punte
delle domande abortite
apre lo sguardo
sugli orizzonti scuri
di svanite ragnatele
senza prede
e senza predatore

- genesi del dolore -

gaudente
in questa pace
mi faccio spettatrice
della morte di ogni ricordo
trionfante e smemorata:
dalle parole al nome





... capita di dare valore a persone che nulla hanno da meritare se non il nostro silenzio. Costruiamo fantasmi a nostra immagine, ne facciamo volti noti, ne costruiamo il valore secondo il nostro pensiero. Li poggiamo su piedistalli d'argilla e li idolatriamo come divinita', quando in realta' sono solo proiezioni emotive, ologrammi della nostra fallace fantasia . Tocchiamo il fondo del nostro bisogno di comprensione e ne plasmiamo i contorni, in un contorto gioco mentale. Finche', cosi' come sono arrivati, se ne vanno; sgombrano il campo, liberano il territorio lasciando a terra polvere, niente altro che polvere. Se si ha fortuna, tutto questo accade prima che quella polvere ci offuschi di nuovo la vista, ci blocchi il respiro, ci renda a nostra volta ologrammi della nostra fantasia. Usciti da quelle spire si apre un mondo nuovo, fatto di rispetto per noi stessi e di infinita voglia di vivere e tutto, ma proprio tutto, torna ad essere luce. NAMASTE'


















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scripta manent

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