POESIE

lunedì 1 dicembre 2014

empatia percettiva




Non nutrire
i demoni
dell'ego
non farne cura
delle tue fragilità


Ogni assalto è un brandello
un lembo vitale
non assolto
al naturale trionfo

coscienza  sensibile


Postilla che
in distico s'apre
ma  langue
morente
come utero vuoto








2 commenti:

  1. gli ultimi versi mi ricordano lo sforzo di quel Titano che subì l'ira di Giove e fu costretto a una eterna sadica punizione..
    aveva fame le mele erano vicine faceva per afferrarle...ma queste si ritraevano..
    così puntualmente...inesorabilmente..

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    Risposte
    1. Una lettura interessante di questi versi. Siamo titani senza poteri e condannati alla lotta incessante per essere migliori con le sole nostre forze. Bentornata tra le mie pagine. :)

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scripta manent

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