POESIE

venerdì 16 gennaio 2015

tu con me a scegliere le stelle



riaffiorano i ricordi
e il mare ostinato
a riannodare
il loro lamento

abbandonata
come un molo
quando la gioia festante
dell'arrivo
se n'è andata
e resta solo l'acqua
sentina  di naufraghe domande
a sbattere
monotona

le gomene
verdi di muschio
hanno riccioli d'oro
e sembrano sirene
attratte
dall'andirivieni del mare
che le possiede

mare che bugiardo
come il tempo
come l'ora felice dell'approdo
ha inghiottito lo stupore
che di lontano
era faro
e illuminava al naufrago smarrito
nel suo intreccio amoroso
di corpi annodati
l'ora della bocca affamata
del morso ebbro
di desiderio

nella coppa di vetro
hai vissuto
fra le mie braccia a croce
nella terra feconda
della mia anima
nel fondo profondo
di tutti i mari
nelle ali spiegate degli uccelli
nel loro volo libero

eri sete
eri fame
della carne mia di donna
lo scopritore perso


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scripta manent

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Non sia mai ch'io ponga impedimenti all'unione di anime fedeli; Amore non è Amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro s'allontana. Oh no! Amore è un faro sempre fisso che sovrasta la tempesta e non vacilla mai; è la stella-guida di ogni sperduta barca, il cui valore è sconosciuto, benché nota la distanza. Amore non è soggetto al Tempo, pur se rosee labbra e gote dovran cadere sotto la sua curva lama; Amore non muta in poche ore o settimane, ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio: se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato. W. Shakespeare

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Si dovrebbe, almeno ogni giorno, ascoltare qualche canzone, leggere una bella poesia, vedere un bel quadro, e, se possibile, dire qualche parola ragionevole. Johann Wolfgang Goethe

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