Arezzo, 24 febbraio 2017 - UN ANNO di lavoro per un albo, 110 tavole disegnate una per una. «Più di un parto» ci scherza su Fabio Civitelli che domani presenterà alla libreria La Fenice di via Vittorio Veneto ad Arezzo il libro di Tex «Il segno di Yama» che raccoglie i tre albi appena usciti ma con contributi speciali, tavole inedite, schizzi preparatori e copertine intercambiabili, oltre all’autografo dell’autore. Una storia che segna il ritorno del mago cattivo, Yama, figlio di Mefisto, acerrimo nemico di Tex, che da 34 anni non appariva più nella vita del cow boy. Civitelli è il noto fumettista aretino, disegna da 42 anni, dai banchi del liceo quando abbozzava fumetti erotici per la gioia dei compagni di classe. E’ il «padre di penna» di Tex da 32 anni: «Quando avevo 10 anni era il mio fumetto preferito e non l’ho più lasciato, per me è più di un amico. Mi divertivo a leggerlo, mi diverto ancora di più a disegnarlo». E’ uno degli esponenti della «scuola» aretina con Fabio Valdambrini (fra poco uscirà il suo primo romanzo western a fumetti), Marco Bianchini (docente della scuola Comics di Firenze), Rossano Rossi, Luca Dell’Uomo (Dylan Dog) e Marco Santucci (Dampyr), Lorenzo Palloni. Tutti della scuderia dell’editore Bonelli. Praticamente la metà del mercato italiano del fumetto. E ora Tex dalle edicole va alla conquista delle librerie ed è la prima volta che Bonelli esce con un libro subito dopo aver pubblicato gli albi. E lo fa con Yama, il cattivo: l’ultima volta è apparso nel 2002.
«Nella saga di Tex – spiega Civitelli – ci sono personaggi ricorrenti come gli amici, ma anche i cattivi che sembra muoiano ma invece ritornano. Qui siamo sul filone magico e horror, ci sono mostri e riti woodoo». Ma non si ferma qui Civitelli: «Sto già lavorando al numero 700 che uscirà tra due anni, e racconta Tex adolescente, a 17 anni, un quasi inedito giovane cow boy con gli indiani e le storie del passato, un periodo tanto amato dagli appassionati ma poco esplorato». E le prime tavole di Tex giovane saranno in mostra all’incontro di sabato dalle 17 alla Fenice. La nona arte è servita.