POESIE

mercoledì 14 novembre 2012

Incontri

Lieti fiati appannati
da soliloqui incompresi
come tremori 
come flebili respiri

D'inquietudine sereni
dolci  come ricompense
brevi 
come certe notti dense

Lo sguardo che si perde tra i canneti
della laguna che ricorda il mare
mentre la sera 
che si attarda ad ascoltare 
il desiderio muto di un amore
lascia l'odore di risacca tra le dita
e di nebbia sui risvolti dei cappotti 
che hanno braccia tiepide da accarezzare











1 commento:

  1. Entrare qui è come aprire un'antologia, per me. Quando ero studente amavo profondamente l'antologia e il termine stesso. Tenevo quel librone fra le mani come fosse la maniglia di una porta che stavo per aprire...se l'avevo sul banco o a portata di mano, mi ritrovavo sempre con una mano appoggiata sulla copertina, proprio come faccio quando sto per uscire e tengo la mano sulla maniglia perché non vedo l'ora di andare, ma qualcuno mi ferma per parlarmi. Entrare qui mi procura incredibilmente la stessa emozione. Ma dovrei dire uscire qui.
    Grazie, un bacio.

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scripta manent

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