POESIE

lunedì 14 ottobre 2013

digitale purpurea



Lunga fu la notte
che della digitale purpurea
mi nutrii d'essenza
nudi i piedi
e bianca d'anima svestita
m'incamminavo 
incauta
dove la siepe divideva
il fu e l'adesso
e ne seguivo 
con occhi ardenti
il profumo intenso

Credete non sapessi
c'avrei perduto
il senno?

Eppure quell'odore
e l'erba molla
santa di piovasco
presero di me
gli ultimi stenti
e nacqui così
fra barlumi irrequieti
di lampi lontani

1 commento:

  1. l'amore è sempre un po' folle, senza misura per natura intrinseca!!!
    Un abbraccio Anto

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scripta manent

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