Affondo sospesa
in una terra salmastra
dove l'anima si sdoppia
e un limo fecondo ne placa la marea
Non ho paura degli occhi gialli della tigre
né del ronzio noioso degli insetti
che fra le mie radici cercano riparo
Ho folte chiome
io
dove nidi di pensieri
abbozzano la vita
e notti calde ed umide stupite
vegliano al canto degli uccelli
vegliano al canto degli uccelli
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scripta manent