L'immagine che hai lasciato tu, Anto, risplende di una sfumatura profondamente diversa, ma non è della sua luminosità dorata, rosea, di pesca davvero, che desidero parlare. Mi ha colpito ancora di più come tieni in te quell'attimo, come lo descrivi...si può vedere ogni cosa. Si può guardare ogni dettaglio insieme a te. E poi il mondo che passa sulla strada a rovescio...è come dire l'orologio che gira al contrario e fa dire a una bimba: perché non vai avanti e più veloce, e fa dire a una donna: perché non torni indietro ancora un po'. Anche questo dettaglio corrisponde a un colore, separato da quello della pelle abbronzata, delle righe colorate, delle dita piccoline che tengono saldamente una pesca incipriata d'estate. È uno splendore irrequieto, lampi disordinati, che sembrano quelli di un temporale indeciso. Li porto con me, perché anche questi bagliori fanno parte del bagaglio di cui ho bisogno per attraversare il mio ponte.
Se immaginassi che il Tempo non è il mio limite ma la mia compagnia, tutto sarebbe diverso. Probabilmente ammetterei finalmente che nascere, crescere, invecchiare, sono traguardi nella conoscenza di questo compagno. Fondamentale conoscere con chi si viaggia e con lui, il Tempo, io sto praticamente 24 ore su 24. Facciamo tutto assieme, senza timore di darci fastidio, solo io a volte.....fatico a capire certe sue abitudini, certi meccanismi che tira fuori mentre disfa i bagagli ad ogni nuova destinazione. È incredibile come la parola " mancanza " ricorra nei miei discorsi quando parlo di lui. Non so se mi ascolta, se se ne accorge, ma davvero è la parola " mancanza" a rimanere sola, alla fine, presa nel setaccio delle mie riflessioni. Non rifletto sempre su di lui. Lo faccio molto più di frequente su me stessa e sebbene la mancanza sia riferibile solo a me, al mio rapporto con me stessa e ciò che ho attorno, lui c'entra sempre. O forse è solo il suo modo per dirmi che siamo insieme. Ad ogni tappa di questo viaggio, compiuta fin qui, ho setacciato pensieri e ho trovato mancanze. Mancanze differenti e tutte molto sentite, impossibili da ignorare. Tempo fa credevo che l'ultimo tratto del mio viaggio, salvo improvvise interruzioni, sarà determinato proprio dalla mancanza di questo prezioso compagno. Ritarderà, mi dicevo, salterà gli appuntamenti fino a dimenticarsi di me, mi volterò e di colpo capirò di non averlo più vicino. Ultimamente, però, mi rendo conto che potranno essere altre cose a mancare: gli abbracci, ad esempio. Chissà com'è essere abbracciati e abbracciare da vecchi.....la pelle si assottiglia, diventa quasi trasparente. Deve essere bellissimo sentire un abbraccio, oppure il vento o il sale di una mareggiata. Fa pensare che sia come sentire con l'anima, con la propria sensibilità interiore, che ha pelle anch'essa, questo lo so, e terminazioni nervose che la fanno increspare per una gioia o per un dolore. Se riuscirò ad immaginare il Tempo come mio compagno, gli chiederò di insegnarmi a sentire con la giusta intensità, quando arriveremo là.
Quante cose in quanto scrive Red!
RispondiEliminaSia quando scrive di arte e si rimane a bocca aperta a imparare e ad ammirare, sia quando evoca ricordi, al tempo stesso particolari ed universali, sia quando, con tocco appassionato e saggio, parla dell' amicizia.
In modo profondo, ma con la delicatezza e la finezza di chi rimane un pochino discosto.
Esatto Costantino, proprio così. Non potevo trovare definizione più esatta per descrivere Red. Ciao e grazie di essere passato di qui.
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