si migra di certezza in - certezza
fra nidi di prede e
bisbigli di carezze
vedo il lago
anch'esso migra
con l'acqua del fiume sepolto
e gli uomini
divinità decadute
ignudi e glabri
remare controvento
s'inverna dentro
un'estate morente
dove i raggi
si sparpagliano tra i vicoli e le case
come gatti
al tramonto
Prima visita grazie alla fuga di stanze, seguirò in punta di piedi
RispondiElimina... in punta di piedi, un Soffio silenzioso :)
EliminaLa prima e la terza strofa...tra immagini di alto spessore...
RispondiEliminaBravissima Poetessa...
Grazie Antonio sei troppo gentile!
EliminaBella poesia amico, vedo gli uomini migrano senza meta per la vita, come gli uccelli migrano in aria per la protezione. Le metafore poetiche ci fanno riflettere sulla vita, le sue poesie sono belle e di ottima qualità. Abbraccio fraterno, Marco.
RispondiElimina"ignudi e glabri
RispondiEliminaremare controvento"
la scena entra
"ma che freddo!"
e poi pure controvento?
ritrovarti, che fatica
Lo stregone poeta
Stregone! Ma che stregone sei se non riuscivi a ritrovarmi! Palla di vetro e roba simile non si usano più? :)
EliminaMi piacciono le tue Poesie ,Cara Antonella ,sono sempre profonde ,e ci trasmettono sempre una sorta di delicato piacere ; si , come un soffio avvolto di tristezza , o di dolce serenità !Ti saluto caramente Bianca
RispondiEliminache splendidi questi versi Anto!!!
RispondiEliminaSei speciale, lo sai vero???
Un abbraccio