Le chiese che donna fosse
e si stupì
sì
ancora stupore
quando le mostrò
l'anima scarmigliata
i seni sodi e i fianchi
colmi di dolci melodie
i seni sodi e i fianchi
colmi di dolci melodie
Era
la parte buia
del cielo
la solitaria
e oscura mensa
in cui cercare ristoro
di fame e d'arsura
in cui cercare ristoro
di fame e d'arsura
Imperfetta
gli rispose
mostrando i segni
dei troppi amanti
Imperfetta
ripeté a sé stessa
quasi a cercare
in quella parola
la giustificazione
ad ogni maleficio
Versi davvero originali, e colmi d'espressività, nel messaggio intenso che intendono trasmettere..
RispondiEliminaUn abbraccio, Anto, silvia
Bene bene. Malinconici versi, e dovrebbero turbare certi maschi automatici. Inteneriscono me, per la sin-patia ( sentire insieme) verso quella donna, verso tutte le donne.
RispondiElimina