POESIE

giovedì 22 agosto 2013

Le chiese che donna fosse
















Le chiese che donna fosse
e si stupì

ancora stupore
quando le mostrò
l'anima scarmigliata
i seni sodi e i fianchi
colmi di dolci melodie

Era 
la parte buia
del cielo
la solitaria
e oscura mensa
in cui cercare ristoro
di fame e d'arsura


Imperfetta
gli rispose
mostrando i segni
dei troppi amanti

Imperfetta
ripeté a sé stessa
quasi a cercare
in quella parola
la giustificazione
ad ogni maleficio












2 commenti:

  1. Versi davvero originali, e colmi d'espressività, nel messaggio intenso che intendono trasmettere..
    Un abbraccio, Anto, silvia

    RispondiElimina
  2. Bene bene. Malinconici versi, e dovrebbero turbare certi maschi automatici. Inteneriscono me, per la sin-patia ( sentire insieme) verso quella donna, verso tutte le donne.

    RispondiElimina

scripta manent

Post più popolari

W. Shakespeare SONNET116

W. Shakespeare SONNET116
Non sia mai ch'io ponga impedimenti all'unione di anime fedeli; Amore non è Amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro s'allontana. Oh no! Amore è un faro sempre fisso che sovrasta la tempesta e non vacilla mai; è la stella-guida di ogni sperduta barca, il cui valore è sconosciuto, benché nota la distanza. Amore non è soggetto al Tempo, pur se rosee labbra e gote dovran cadere sotto la sua curva lama; Amore non muta in poche ore o settimane, ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio: se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato. W. Shakespeare

J.W. GOETHE

J.W. GOETHE
Si dovrebbe, almeno ogni giorno, ascoltare qualche canzone, leggere una bella poesia, vedere un bel quadro, e, se possibile, dire qualche parola ragionevole. Johann Wolfgang Goethe

Elenco blog personale