Alle cose perse
che m'infilzano al fianco
alle urla ingoiate tra i gemiti
ai salti dei delfini che ridono di me
al pianto che si aggruma arido
germoglia e subito scolora
-palesa loro-
che è qui che nasco
ed è qui che muoio
scarna e disadorna
come le case dei pescatori
che hanno l'anima d'argento dei pesci alle pareti
e dalle finestre gli sventola il mare
Ofelia senza fiori
scivolata nella putrida lama
dove si cala il gracidare della rana
e la libellula con quattro ali
ha smesso di volare

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