Gravida
di semi
m'accenna
alla mestizia dell'autunno
ed
al futuro canto dei suoi frutti
Sdraiata
sul suo ventre
ascolto
il
cricchiolare delle zolle al primo sole
le
risa dei germogli
e
il pianto sterile dei sassi
Madre
trattieni
qui i miei passi
nell'umidore
sacro del tuo amore
tienimi
fra le foglie come fossi foglia
goccia
di linfa come se fossi linfa
e
quando il tempo
non
sarà più il mio tempo
liberami
nel vento
*
(dedicata alla terra feconda e materna della mia Toscana)
stupenda Anto
RispondiElimina"le risa dei germogli e il pianto sterile dei sassi"....sai ascoltare e tradurre le voci intorno in modo incantevole. Provo una profonda ammirazione per la tua Poesia. In rete se ne trova molta, scritta per gioco, come faccio io ad esempio, o per esprimere emozioni difficili da dire in altro modo. Molto rari, invece, sono i poeti. E le poetesse. Tu lo sei.
RispondiEliminaVilma: troppo buona amica mia
RispondiEliminaRed: ti rispondo con un vistoso rossore che si è improvvisato sulle mie guance. :-) Grazie