POESIE
venerdì 8 giugno 2012
Occhi verdi e verdi spighe
aveva gli occhi verdi
la mia felicità
e verdi spighe
fra le pieghe della gonna
sorella minore
condannata all'effimero d'un istante
come ieri quando il vento ruffiano
bisbigliando ai capelli
mutava improvviso in tumulto d'uragano
fino a placarsi poi
in rinnovato gemito d'estate
nient'altro abbiamo che la dimenticanza
e l'affanno a non dimenticare
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