Se tutto è compiuto
se il laccio che imbriglia le mani
è corda di chitarra
su cui cammino e taglio l'erba
Se l'erba che odora d'umiltà
di pietà
mi stordisce
così come il tasto nero che si alterna al bianco
sotto le dita del pianista
che suona un profumo di declino
Se fosse il mugolare delle foglie
quando il sole le riscalda
o il vento
a volare i cappelli
sulle cime degli alberi
canute e senza chiome
guardiani silenziosi dei caduti
e se fossero loro
i caduti
a sollevarsi dalle fosse
e a chiederci rispetto
delle loro morti
stanche morti
potremmo dire onore
se conoscessimo ancora
cosa vuole dire...
Addobbati come feste di natale
come strette di mano col sensale
per vendere al mercato
l'ultima coscienza
di sguardi ostili
-d'indifferenza alla differenza-
Se fosse tutto ciò
che s'accumula in cantina
a farci sentir vivi e ricchi di passato
mentre
nel nostro corpo
langue
ciò che oggi non sarà mai stato
e ci convince del futuro
un fiato caldo
dentro un bacio
mai leccato
Voglio che la speranza
...
La speranza
che ogni brandello strappato
dalla carne fredda
di un uomo ferito
(nell'anima)
che ogni fardello sopportato
a spalle curve
sfogliando il selciato
ad ampie pagine di sputo
camminando
con la bocca impastata
salata
da promesse rinnegate
e mai colmate
dal cercare
...
sia saziata
saziata dal cercare l'uomo
Tra gli sguardi disagiati
dei rinnegati
dei folli maledetti
nei suoni stonati della vita smarrita
tra le lenzuola sfatte di cupidigia
tra le parole dette e divorate a morsi
ingoiate nell'urlo
...che nulla vale più
se non Amore
Semplicemente stupenda!...Una poesia vera e scritta con il cuore
RispondiEliminaUn caro saluto
questi versi sono un capolavoro!!!
RispondiEliminaHai talento da profondere a piene mani, lo sai vero?
Meravigliosa! Complimenti.
RispondiElimina