Per un sofisma
ho perso la saggezza
povera mia vita
che il cielo prodigo
m'aveva data
Ridotta è adesso
al vello nero
dell'ispida creatura
che per avventura
ho scorto
ai margini d'un greto
scevro di limpidi specchi
e rovinoso di pietraie aguzze
D'invenzioni mi salvo
e per fallacia di consistenza
reco con me
come un talismano appeso
il tuo sorriso
che svetta al di là
delle precarie cose
e s'innalza come
diafana creatura
Nessun commento:
Posta un commento
scripta manent