Non è caffè
ma l'aria nera della notte
che in quest'alba
- mentre la creazione
tutta
per un istante sospesa
trattiene il respiro -
bevo
nella mia tazzina
Osservo la realtà
in quell'intruglio fumoso
confondersi col sogno
e fondersi
per quell'istante
tra tenebra e luce
e nulla più mi pare
in aritmia
Intuisco
(e subisco)
come in una sorta di malia
che il vero e il falso
la tenebra e la luce
sono un tutt'uno perfetto
e in armonia
Il giorno poi
mi astrae
ed estrae dal buio
le cose della vita
e si porta con sé
il mio ultimo sorso
d'aria scura
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scripta manent