"C'è una teoria antica che dice che la vita sia composta da dodici stanze. Sono le dodici in cui lasceremo qualcosa di noi, che ci ricorderanno. Dodici sono le stanze che ricorderemo quando passeremo l'ultima. Nessuno può ricordare la prima stanza perché quando nasciamo non vediamo, ma pare che questo accada nell'ultima che raggiungeremo ".
... Quando hai la sensazione che quella cosa che chiamiamo tempo ti può sfuggire di mano, diventi un po' più generoso. Scopri che non sei l'unico. Che il problema diventa un'opportunità anche dal punto di vista artistico e creativo, consciamente e inconsciamente. Così il dolore non è più un oggetto, ma parte stessa della vita".
Da un'intervista di Nicola Gallino per Repubblica a Ezio Bosso
- Voi note
voi melodie
piangete per quel tocco d'incanto
voi tasti per la carezza d'amore
e noi con voi piangiamo l'uomo
e la sua anima gentile -
https://youtu.be/AHe6AzhRa3o
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scripta manent