Raccolta di poesie d'Autunno
(dal greco anthologia: raccolta di fiori)
E così te ne vai tu pure, estate.
Di giorno in giorno più breve è la luce,
più basso il cielo.
Un'ala lunga di vento
si stende liscia su la faccia del mondo.
E’ il vento umido, molle, delle sere precoci.
Cosa più resta al vecchio cuore
che già si gonfia di pianto?
Restano le tristi dolcezze di autunno
E la luce dell’ultima sera.
(Diego Valeri, Poesie, Ed. Mondadori)
Autunno
Autunno. Già lo sentimmo venire
nel vento d'agosto,
nelle piogge di settembre
torrenziali e piangenti,
e un brivido percorse la terra
che ora, nuda e triste,
accoglie un sole smarrito.
Ora passa e declina,
in quest'autunno che incede
con lentezza indicibile,
il miglior tempo della nostra vita
e lungamente ci dice addio.
(V. Cardarelli, Poesie, Ed. Mondadori)
Primo autunno
Si dà di primo autunno un tempo
meraviglioso e breve:
il giorno è come di cristallo
e luminose son le sere ...
Dove passò la forte falce e cadde
la spiga, è tutto vuoto ora ed aperto:
solo del ragno tenue filo
scintilla nell'aperto solco.
L'aria è deserta, uccello più non s'ode,
ma son lontane ancora le bufere infernali
e il puro e caldo azzurro si rovescia
sulla campagna che riposa.
(F Tjutcev, poeta russo)
Paesaggio
Una nebbia leggera, un cielo pallido
e molti desideri.
Sopra il campo ove l'erba s'è chinata
come a un soffio di sogno, s'è posata
la tenera rugiada.
Questa notte ha sostato qui l'autunno.
Una nebbia leggera, un cielo pallido
ed un poco di fumo,
sopra le vecchie case.
Sembra che l'ultimo soffio della loro vita
spiri dai loro tetti.
Una nebbia leggera, un cielo pallido
e povero di speranze.
(I. Andric, poeta bosniaco)
Galline
Al cader delle foglie, alla massaia
non piange il vecchio cor, come a noi grami:
ché d'arguti galletti ha piena l'aia;
e spessi nella pace del mattino
delle utili galline ode i richiami:
zeppo, il granaio; il vin canta, nel tino.
Cantano a sera intorno a lei stornelli
le fiorenti ragazze occhi pensosi,
mentre il granturco sfogliano, e i monelli
ruzzano nei cartocci strepitosi.
(Giovanni Pascoli, Myricae, Editore Mondadori)
Arano
Al campo, dove roggio nel filare
qualche pampano brilla, e dalle fratte
sembra la nebbia mattinal fumare,
arano: a lente grida, uno le lente
vacche spinge; altri semina; un ribatte
le porche con sua marra paziente;
ché il passero saputo in cor già gode,
e il tutto spia dai rami irti del moro;
e il pettirosso: nelle siepi s'ode
il suo sottil tintinno come d'oro.
(Giovanni Pascoli, Myricae, Editore Mondadori)
Nella pianura
Nella pianura gli alberi brillano
con un ultimo sfarzo:
scintillano d'oro e di rame,
splendore di bronzo e di legno.
I piedi dei buoi sprofondano
nell'umida terra,
le grigie montagne spariscono
nel fumo.
(Nazim Hikmet, poeta turco)
Hare Drummer
Vanno ancora ragazzi e ragazze da Siever
a bere sidro, dopo la scuola, sul finir di settembre?
O a raccogliere nocchie nei boschetti
della fattoria di Aaron Hatfield quando comincia la gelata?
Perché molte volte con i ragazzi e le ragazze ridenti,
giocavo io lungo la strada e sui colli
quando il sole era basso e l'aria fresca,
fermandomi a percuotere il noce
ritto, ormai senza foglie, contro il tramonto in fiamme.
Ora, l'odore del fumo d'autunno,
e le ghiande che cadono,
e gli echi per le valli
portano segni di vita. Gravitano su di me.
M'interrogano:
dove sono quei compagni ridenti?
Quanti sono con me, quanti
nei vecchi frutteti lungo la strada per Siever,
e nei boschi che guardano
sull'acqua tranquilla?
(Edgar Lee Masters, poeta statunitense
Antologia di Spoon River, Ed. Newton)
L’oro d'autunno
L’oro d'autunno sale giorno a giorno,
per gradini di verde
lungo il fuso del pioppo,
fino all'esile vetta. Ancora resta
lassù sospeso, un breve tempo; e intanto
l'ultimo verde cade. Poi nel bianco
cielo, come una fiamma fatua, dolce –
mente si esala, vola via, si perde.
(Diego Valeri, Poesie, Ed. Mondadori)
L'autunno
Che succede di te, della tua vita,
mio solo amico, mia pallida sposa?
La tua bellezza si fa dolorosa,
e più non assomigli a Carmencita.
Dici: « È l’autunno, è la stagione in vista
sí ridente, che fa male al mio cuore ».
Dici – e ad un noto incanto mi conquista
la tua voce – : « Non vedi là in giardino
quell`albero che tutto ancor non muore,
dove ogni foglia che resta è un rubino?
Per una donna, amico mio, che schianto
l'autunno! Ad ogni suo ritorno sai
che sempre, fino da bambina, ho pianto ».
Altro non dici a chi ti vive accanto,
a chi vive di te, del tuo .dolore
che gli ascondi.; e si chiede se più mai,
anima, e dove e a che, rifiorirai.
(Umberto Saba, Il Canzoniere, Ed. Einaudi)
Ottobre
Un tempo, era d'estate,
era a quel fuoco, a quegli ardori,
che si destava la mia fantasia.
Inclino adesso all'autunno
dal colore che inebria,
amo la stanca stagione
che ha già vendemmiato.
Niente piú mi somiglia,
nulla piú mi consola,
di quest'aria che odora
di mosto e di vino,
di questo vecchio sole ottobrino
che splende sulle vigne saccheggiate.
Sole d'autunno inatteso,
che splendi come in un di là,
con tenera perdizione
e vagabonda felicità,
tu ci trovi fiaccati,
vòlti al peggio e la morte nell'anima.
Ecco perché ci piaci,
vago sole superstite
che non sai dirci addio,
tornando ogni mattina
come un nuovo miracolo,
tanto piú bello quanto piú t'inoltri
e sei lí per spirare.
E di queste incredibili giornate
vai componendo la tua stagione
ch'è tutta una dolcissima agonia.
(Vincenzo Cardarelli, Poesie, Ed. Mondadori)
Autunno
In tenue luce l'autunno si spoglia.
Una rete di nervi esili e un velo
d'oro diafano, tesi sotto il cielo:
l'autunno è quel che resta d'una foglia.
(Diego Valeri, Poesie, Ed. Mondadori)9
Era l’autunno dell’uva
Tremava la pergola numerosa.
I grappoli bianchi, velati,
coprivano di rugiada le sue dolci dita,
e le nere uve riempivano
le loro piccole mammelle traboccanti
di un segreto fiume rotondo.
Il padrone di casa, artigiano
dal magro volto, mi leggeva
il pallido libro terrestre
dei giorni crepuscolari.
La sua bontà conosceva il frutto,
il ramo del tronco e il lavoro
della potatura che lascia all'albero
la sua nuda forma di coppa.
Con i cavalli conversava
come con immensi bambini: venivano
dietro lui cinque gatti
e i cani di quella casa ...
Egli conosceva ogni ramo,
ogni cicatrice degli alberi,
e m'insegnava la loro voce antica
accarezzando i cavalli.
(Pablo Neruda, poeta cileno)
Bosco autunnale
Il bosco autunnale è tutto chiomato.
V’è ombra e sonno e silenzio.
Nè il picchio, la civetta e lo scoiattolo
lo ridestano dal sonno.
E il sole pei sentieri autunnali
entrando sul declino del giorno
sbircia intorno guardingo...
(Boris Pasternak, poeta russo)
Bosco d'autunno
A che somiglia un bosco in pieno autunno?
Soprattutto ad un sommesso incendio.
Lambiscono mute la coppa dei cieli
gialle lingue di fiamma.
Più d'uno scialle zingaro è screziato
il bosco ancora un po' verde.
Ad ogni albero, come a un falò,
puoi riscaldarti l'anima.
(B. Sluckij –poeta russo, trad. A. Ripellino)
Fuochi di novembre
Bruciano della gramigna
nei campi
un'allegra fiammata suscitano
e un fumo brontolone.
La bianca nebbia si rifugia
fra le gaggie
ma il fumo lento si avvicina
non la lascia stare.
I ragazzi corrono attorno
al fuoco
con le mani nelle mani
smemorati,
come se avessero bevuto del vino.
Per lungo tempo si ricorderanno
con gioia
dei fuochi accesi in novembre
al limitare del campo.
(Attilio Bertolucci, Poesie, Ed. Garzanti)
La foglia morta
Lungi dal proprio ramo,
povera foglia frate,
dove vai tu? Dal faggio
là dov'io nacqui, mi divise il vento.
Esso, tornando, a volo
dal bosco alla campagna,
dalle valle mi porta alla montagna.
Seco perpetuamente
vo pellegrina e tutto l'altro ignoro.
Vo dove ogni altra cosa,
dove naturalmente
va la foglia di rosa
e la foglia d'alloro.
(Giacomo Leopardi)
I morti
Lascia che lo squallore dell'autunno
distenda la nebbia bassa sulla terra
e il giorno avanzando lunghe nubi
chiudano nevose il cielo lontano.
La fragile spoglia degli alberi (quelle
gaggie e siepi deserte e solitarie)
trema per un volo troppo raso
di passeri, è il tempo più grigio
e dolce dell'anno, prima ancora
che brilli la bacca improvvisa
dell'inverno. Lo scricciolo
lo saluterà col suo becco minuto.
L'uomo cammina solo e le foglie umide
che gli ingombrano il passo per i campi
non lo lasciano andare lontano, se pure
una turba familiare io chiami, confusa
nella ruggine lagrimosa delle ultime piante.
(Attilio Bertolucci, Le poesie, Editore Garzanti)
Pensiero d'autunno
Fammi uguale, Signore, a quelle foglie
morbide, che vedo oggi nel sole
tremar dell'olmo sul più alto ramo.
Tremano, sì, ma non di pena: è tanto
limpido il sole, e dolce il distaccarsi
dal ramo, per congiungersi alla terra.
S'accendono alla luce ultima, cuori
pronti all'offerta; e l'agonia per esse,
ha la clemenza d'una mite aurora.
Fa' ch'io mi stacchi dal più alto ramo
di mia vita, così, senza un lamento,
penetrata di Te come nel sole.
Ada Negri
Ciao Anto, hai saputo scegliere poesie meravigliose.
RispondiEliminaGrazie!
Lara
Ti ringrazio per questo libro prima di cominciare a leggerlo, Un bacio
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