Sono
fragile canna
fragile canna
d'un fragile canneto
agitata
da un vento querulo
che in un mulinello
d'ingordigia
ha strappato
il mio contorto fusto
e soffiato via i miei semi
ed in ognuno di quei semi
a suo dispetto
io sono
In un quadrato di sole
fra le rive paludose
del mio dove
sarò di nuovo
stelo d'una canna
stelo d'una canna
o forse ne sarò
il suo fiore
il suo fiore
Una poesia di grande , ma apparentemente fragile, bellezza. Una fragilità simile a quella della canna spezzata dal vento,quindi solo apparente. Perché ciascun verso è insito in uno di quei semi sparsi lontano, che sapranno germogliare rigogliosi.
RispondiEliminaGrazie Costantino, si è così. Anche la fragilità sa trovare forza se non smette di cercare il suo futuro. Un saluto e spero di incontrarti ancora qui. Ciao ciao.
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