riaffiorano i ricordi
e il mare ostinato
a riannodare
il loro lamento
abbandonata
come un molo
quando la gioia festante
dell'arrivo
se n'è andata
e resta solo l'acqua
sentina di naufraghe domande
a sbattere
monotona
le gomene
verdi di muschio
hanno riccioli d'oro
e sembrano sirene
attratte
dall'andirivieni del mare
che le possiede
mare che bugiardo
come il tempo
come l'ora felice dell'approdo
ha inghiottito lo stupore
che di lontano
era faro
e illuminava al naufrago smarrito
nel suo intreccio amoroso
di corpi annodati
l'ora della bocca affamata
del morso ebbro
di desiderio
nella coppa di vetro
hai vissuto
fra le mie braccia a croce
nella terra feconda
della mia anima
nel fondo profondo
di tutti i mari
nelle ali spiegate degli uccelli
nel loro volo libero
eri sete
eri fame
della carne mia di donna
lo scopritore perso
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RispondiEliminastupenda!!!! davvero molto bella
RispondiEliminaun caro saluto
Vilma <3
Vilma! Grazie.
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