POESIE

venerdì 27 settembre 2019

La casa yemenita: Cronache di un dialogo

Cronache di un dialogo
Un giorno, arriva.
Quando meno l’aspetti, arriva. 
Bussa alla porta.
La chiamano delusione.
A volte, amarezza, mentre per altri è saggezza..All'inizio fa male... Poi, con l'andare del tempo, 
la delusione si trasforma in coscienza e la coscienza, in consapevolezza.

Ti deludono gli amici. Ti deludono le leggi, le persone in cui hai creduto, quelle che hai ammirato 
quelle in cui avevi intravisto valori. Talvolta capita che ti deluda chi hai amato.
Poi ti riempiono di domande: Perchè sei così schivo?
E tu stai lì, osservi... Li osservi e comprendi... Sì, comprendi che in te c'è qualcosa di differente.
Perchè qualcosa ti ha toccato. Perchè hai attraversato un territorio che ti ha cambiato.
Gli illuminati sono come irraggiungibili. Poco si sa di loro. 
Una volta conosciuti però, si rivelano innocui,tanto da essere scambiati per persone normali. 
Gli illuminati si celano dietro creazioni colori, interessi e tutto ciò che ruota attorno alla creatività. 
Talvolta, essi arrivano a considerare le parole come un'eredità scomoda, una ferita maledetta e santa 
di un mondo votato alla superficie.



Le persone comuni, si sa amano la pelle e l'interesse e non c'è da meravigliarsi se, da che mondo è mondo, 
svanita l'attrazione, non rimane che sabbia e fumo.
Gli illuminati amano invece senza ragione. 
Forse amano l’amore. La forma più pura d’amore. 
Perchè non credono che l'anima debba essere nascosta nè nascondersi.
 Nè che essa debba seguire intrighi giochi, finzioni, sistemazioni o tornaconti e soprattutto sono convinti 
che il cuore venga prima della ragione, la fiducia prima della fede e la coerenza prima delle parole spese gratuitamente, come non costassero nulla.

Perché le persone comuni cosi fanno. Pronunciano parole...ti amo, ti voglio bene o altre ancora, diverse 
che tuttavia, sulla loro bocca evaporano come vapore a novembre. 
E sono semplici sillabe sulle loro labbra.E quelle pronunciano. 
Con leggerezza, perché trovano piacevoli quei suoni Colonna sonora dei loro calcoli.

Le persone comuni amano soltanto se amate o se rinvengono convenienze. 
L'illuminato crede che amare significhi accettare: contraddizioni e limiti. 
Avere attenzione, dedizione pazienza per far crescere l’amore. Per elevare se stessi dentro l’amore. 
E che quest’ultimo sia come un’apertura, una porta, una prima soglia, un percorso che si apre.

Gli illuminati, li riconosci per una discrezione innata nel rifuggire il gregge, le scorciatoie più facili. 
E nello scavarsi casa nel silenzio.

Nell'ostinata ricerca dell'equilibrio sull'abisso. Si suppone che la loro sensibilità sia pari alla loro pena. La diffidenza pari alle ferite ricevute. Perchè sono chiusi, introversi e per certi versi inamabili

Poiché impermeabili all’amore comune.
 La natura li ha resi fragili ma indomiti e forse per questo così attraenti



Disillusi e al tempo stesso cultori dell’illusione,ondeggiano nel mondo come dentro ad una visione 
A vederli sembrano far parte del mondo degli uomini ma il loro segreto è racchiuso nel disincanto
 - nell’aquilone dell’immaginazione.










E' improvvida
come un giorno mancato

Così - sorpreso

ti lascia toccato dal nucleo incandescente

della vita



Evapora parole

come l'anima umida della terra

allo scialbo sole di Novembre



Ti scava casa nel silenzio

mentre ti ostini a stare in equilibrio
sull'abisso



Nell'illusione

coltivi il disincanto dell'immaginazione

(che s'apre di respiro dentro la poesia)

o t'incoraggia nella melodia

di una musica lieve

dove senza sguardo

percorri ipotetici orizzonti








Estrapolata, quasi scritta a quattro mani (all'insaputa dell'autore) interagendo con il post - Gli Illuminati - 
del blog "Curiosi del mare"- di CKlimt che posto qui sotto...
Spero che l'autore non me ne voglia

Risposta di CKLIMT: 
Ma scherzii!? 
Perchè mai dovrei volertene? 
Anzi è stata una totale sorpresa arrivare e leggere queste parole in cui sentivo un'eco ben familiare. 
Solo giungendo in fondo, ho poi inquadrato questo esperimento che hai fatto.

Sai cosa? 
Piu' di una volta mi capita di pensare...
che tu sapresti dire con più concisione e asciuttezza 
ciò che a me costa parole, immagini e un più lento dire. 
Arrivi tu e vai dritta al cuore di ciò che intendo io. Non so se riesco a spiegarlo bene
A questo punto però ne sono convinto. 
Prendi il Post "Gli illuminati"...io a rileggerlo ora, a distanza di tempo, ci sento come un andare "
elicoidale", come un salire seguendo un ritmo circolare, un precisare a più riprese, un riprendere ciclico per cogliere con più esattezza.
Son convinto che tu avresti scritto con pari efficacia utilizzando meno della metà di quelle parole.

:-) Amo le sintonie... e te ne sono grato.

1 commento:

  1. non mi arrivano piu le notifiche dei tuoi post Anto, ho visto che me ne sono persi molti negli ultimi mesi e mi dispiace!!!
    Un abbraccio

    RispondiElimina

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